Progetti di vita spirituale…
Scelte fondamentali suscitate da illuminazione interiore e da conversione,
interventi liberatori dello Spirito… non astratti, ma nella storia personale di ognuno…
Gesù, sei chiave che svela gli enigmi dell’esistenza umana,
chiave di lettura del senso della propria storia,
sbocco delle attese e di nuove ragioni per lavorare, amare, donarsi con fiducia alla vita e agli uomini
con i quali si condividono gioie e sofferenze. (Cfr Regola del Carmelo – P. Carlo Cicconetti)

C’era una volta… una giovane donna assorbita da un vortice di pensieri ed emozioni per un evento improvviso; un trauma subito dalla sua mamma, già provata da due tumori e problemi vascolari significativi. In poche ore ella si trovò ad affrontare percorsi comuni a tanti, percorsi di sofferenza, affanno e preoccupazione. Nonostante non godesse di buona salute, si mise in viaggio per spendersi senza risparmio nel cercare di rispondere alle esigenze del momento. Raggiunto l’ospedale dove la mamma era ricoverata, sperimentò quello che molti oggi vivono quotidianamente; il silenzio, il non poter vedere e sentire e sapere, la solitudine dell’incomunicabilità creata dalle restrizioni per evitare il contagio del virus covid 19. Girava per corridoi praticabili in cerca di notizie utili, senza pretese, ma nell’attesa di semplici punti di riferimento per accompagnare la mamma nel suo percorso, pronta ad intervenire in caso di necessità. Questa tensione durò per lunghi giorni ed ella sperimentava il limite crescente della sua condizione fisica, cui faceva eco la sofferenza della mamma per le molteplici fratture ed un conseguente stato confusionale. Entrambe confidavano nelle preghiere di tanti per riuscire a trovare nuovi equilibri; non per sopravvivere, ma per vivere fino in fondo la vita, così come si presentava loro. Ed entrambe confermavano in sé stesse la necessità di saper vivere l’impotenza propria della condizione umana, per lasciarsi condurre dall’Onnipotente nei meandri più tortuosi dell’esistenza. La giovane donna, entrata in una chiesa si raccolse in preghiera perché il Signore le permettesse di farsi riconoscere negli eventi e portasse consolazione alla mamma rimasta sola e dolorante in una corsia del pronto soccorso. Si ricordò del Santuario nel quale tante volte aveva pregato e ad un tratto il suo pensiero si rivolse alla Madre Addolorata quasi “sottraendola” al cielo per qualche istante e sentendola in carne ed ossa seduta lì accanto. Contemporaneamente sentì che la sofferenza della mamma era generatrice di vita per lei; la sua maternità continuava ad essere esercitata nel grembo da cui ella aveva ricevuto nutrimento 50 anni fa, quasi fosse ancora aperto e nutriente in altra forma. Ella si sentì ancora più responsabile di rispondere alla vita vivendola secondo quanto il Signore le comunicava nel cuore, con una gratitudine ancor più sentita per la mamma e una consapevolezza ancor più profonda della maternità come meravigliosa e inestimabile realtà. Sentì l’abbraccio dell’Addolorata e improvvisamente le risuonarono nel cuore le parole “aiutami a piangere” pronunciate apparendo a Veronica Nucci. Riconobbe in quell’esortazione sfumature di maternità ancor più incarnata in un’esperienza comune, e nel caso di Maria moltiplicata all’infinito. Si senti chiamata a vivere la sua maternità ancorandola ancor di più alla maternità di Maria, superando i confini dei legami di sangue per estendersi ad un’attenzione e compassione più sensibili nei confronti di tutti i fratelli in cammino. Il Signore le fece sentire la sua particolare presenza e le sussurrò le parole che in questo tempo pasquale abbiamo già fatto oggetto di riflessione; “Rimanete in me…” voi, conquistati e scelti. Rimanete; la mia e vostra Madre vi nutre attraverso il suo grembo generoso, io vi sostengo con il mio corpo e il mio sangue. Rimanete in me; soprattutto in questi percorsi di sofferenza, via di trasformazione. E’ un’opportunità di cambiamento, non fatevi schiacciare… Pregatemi, sentitemi vicino, collaborate alla risurrezione dei vostri pensieri, delle vostre membra, della vostra storia, risurrezione già avvenuta che attende il vostro consenso…
Donaci, o Padre, di uniformare la nostra vita al mistero pasquale…