“Vergine Maria, Madre di Dio Salvatore del mondo, bella sopra tutte le donne, Regina degli angeli e del Cielo, Fiore dei Patriarchi, corona dei martiri, aiutataci. Fontana di Consolazione e di Pietà, Fontana di misericordia e di Perdono, Tempio di Dio, Sacrario dello Spirito Santo, Stella di Allegrezza, Consolazione del Mare, Cedro di Penitenza, Madre di Purità e Castità, Tu sei sopra tutte le Vergini, consola il cuor mio, dimostrami le tue misericordie, insegnami le tue virtù, ponimi in cuore il nome del tuo Santissimo Figlio Gesù”. Sono le prime invocazioni della lunga Orazione alla Vergine SS.ma per la buona morte, detta La Protesta. L’anima si affida a Maria invocando grazia per ottenere la morte del giusto, forte nella speranza di essere esaudita e nel ricordo che è esperienza di favori ottenuti da tanti devoti della Vergine. “Vi domando, o Vergine, che nella mia morte usiate meco di quelle finezze di amore che usaste sovente co’Vostri più cari, favorendoli della Vostra amabile presenza, confortandoli, accarezzandoli, ristorandoli e perfino di Vostra mano, servendoli con tenerezza più che di madre. Questi grandi favori io non li merito, non li presumo, non li pretendo. Siano riservati a quelle anime fortunate, che con una vita evangelica si resero degne di riceverli da Voi morendo con sì amorevoli dimostrazioni; a me basta che mi impetriate la grazia di morir bene”. In questo periodo in cui si alzano sospiri guardando le anime sante come incoraggiamento a progredire nel nostro cammino di santità personale e ai cari defunti di cui sentiamo la mancanza ma che al tempo stesso riconosciamo presenti e vigilanti su di noi, non sembra di troppo riprendere in mano questa antica preghiera e impegnarsi in nuovi propositi, perché la Vergine Maria ci venga incontro e noi possiamo vivere ogni giorno non con la paura della morte ma con la gioia di scoprire nuove meraviglie della vita. L’attenzione a non offendere il Signore con il peccato, infatti, non è fatta di rigide privazioni e osservanze, quanto di ricerca di un amore più grande da “invitare ad entrare” e far crescere nella nostra intimità, perché possa portare il frutto atteso nel cammino dell’intera Chiesa. È forse questa una preparazione a vivere l’ormai prossimo tempo di Avvento, attesa per eccellenza che diviene simbolo della vita stessa protesa alla venuta del Signore, del gaudio che solo Lui può portare con valore infinito ed eterno? Il martedì della seconda settimana del tempo ordinario, un’antifona recita “Ogni giorno della vita salvaci o Signore” e introduce una parte del cantico di Isaia in cui confluiscono l’angoscia di un uomo che sente la vita scivolar via e stremato pigola come una rondine, e la grazia di un uomo risanato, nel fisico o nello spirito, che come vivente rende grazie a Dio e si impegna a renderGli testimonianza. Torniamo a riflettere sulla forza sanificante della preghiera, che penetra nelle carni malate e nei pensieri, negli affetti del cuore e negli sguardi che divengono talmente penetranti a loro volta, da provocare una trasfigurazione della persona e una trasformazione dell’ambiente in cui ella vive. Nella confidenza e nell’ascolto, la preghiera opera veri miracoli di guarigione del passato, delle relazioni, di un presente non vissuto a pieno, di una vita non compresa nel suo nucleo più profondo, nel suo valore. Nella preghiera matura una nuova armonia dell’intera persona e la fede che non è suggestione, ma esperienza di accoglienza dello Spirito che dilata gli orizzonti. Non è un dovere o un favore da rendere a Dio: è un favore che Dio rende all’uomo chiamandolo ad un dialogo familiare e chiarificatore sulle dinamiche di un amore che non capiremo mai abbastanza e per il quale mai abbastanza ringrazieremo. Non un sacrificio, ma un’offerta gradita non solo a chi la riceve, ma prima di tutto a chi la fa. È bellezza di rapporto con Dio e attraverso di Lui con le persone: è vera riconciliazione e fonte di pace. È verità che si comprende ogni giorno di più e ottiene la morte del giusto, di colui che quella giustizia l’ha cercata fedelmente, giorno dopo giorno. Amen, Sia da tutti conosciuta e amata la SS. Trinità col SS. Sacramento. Sia benedetta la Santa Immacolata Concezione dell’Addolorata Vergine Maria Madre di Dio”, e ci accompagni sempre: abiti nella nostra casa come Signora e Custode, Fontana di Consolazione e di Misericordia.
Sr M.Daniela del Buon Pastore, O.Carm.