Vergine pellegrina, Maria,

Ci precedi per la via?

 

I carmelitani ancora impegnati nel cammino della Chiesa militante ripetono alla Madre, anche in virtù di tanti esempi di vita dell’Ordine religioso cui appartengono, “Ti seguiremo ovunque ci condurrai, Vergine Maria”.

Tutti apparteniamo a Maria dal giorno del nostro battesimo perché resi figli nel Figlio: i membri dell’Ordine Carmelitano sono confermati in una forma mariana di vita dall’imposizione del suo abito, lo Scapolare, strumento sacramentale che custodisce il cammino verso la meta del nostro pellegrinaggio terreno, verso la santità che è la piena comunione con la SS.ma Trinità.

Maria accompagna ciascuno di noi e ci precede nei luoghi di ristoro spirituale, provvedendo spiritualmente lei stessa al necessario: accoglie come Madre, come pellegrina nella fede e come Stella che, avendo portato a compimento il suo cammino, è “segnaletica leggera” per il cristiano attento e vigilante. La Santa Vergine si è posta sulle orme di Abramo che aveva obbedito per fede “partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità” (Eb 11,8); riceve luce e forza non solo dalla Parola, ma dall’esempio di coloro che hanno percorso prima di lei lo stesso viaggio. “La credente per eccellenza”, ha serbato “fedelmente la sua unione con il Figlio fino alla croce”[1], un itinerario che parte dall’Annunciazione e arriva a Dio attraverso la profezia di Simeone (cfrLc 2,35), l’esilio in Egitto, le notti oscure nella mente incapace di comprendere un mistero tanto profondo, ma aperta a conservare ogni cosa nel cuore (Lc 2,51).

La vetta di questo pellegrinaggio terreno nella fede è il Golgota dove Maria vive intimamente il mistero pasquale del Figlio: muore in certo senso come madre nella morte del Figlio e si apre alla ‘risurrezione’ con una nuova maternità nei confronti della Chiesa (cf.Gv19,25-27)Maria è pellegrina nella fede fino all’Assunzione quando il Figlio l’accoglie nella beatitudine eterna”[2]. La Chiesa si muove incontro al Signore che viene con lo sguardo rivolto alla S. Madre di Dio, non può prescindere dall’itinerario percorso da Maria: una donna soggetta alla transitorietà come tutti, che ha concluso la peregrinazione della fede ed è ormai glorificata accanto al Figlio, coinvolta nella storia dell’umanità come Madre, rigeneratrice e formatrice dei suoi figli[3].

 

[1]           I Documenti del Concilio Vaticano II, Lumen Gentium, 58, Edizioni Paoline, 1979

[2]           Cf. S. Giovanni Paolo II, Udienza Generale, mercoledì 21 marzo 2001

[3]           Cf. Redemptoris Mater, 6. E.V. 10/1285