Soffio di Amore eterno,
respirato dall’uomo, amato creato.
Fuoco di amore eterno, consumato dall’amato creato,
ma che mai si estingue.
Amato creato, scintilla accesa e scalpitante;
amato e grato, uomo, amato e perdonato…
Quale può essere il canto del pellegrino che, giunto alla meta, prova una gioia indescrivibile, sedotto dalla Gioia eterna che lo ha accompagnato e lo ha atteso a braccia aperte, a cuore aperto, per ristorarlo da ogni genere di fatica?
Cantate al Signore un canto nuovo, * cantate al Signore da tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome, * annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.
Con il salmista potrebbe gridare queste parole… Ecco la vita nuova in Cristo! Ecco il frutto di un cammino in cui si sperimentano limiti, fatiche, ma anche e soprattutto le sorprese di Dio attraverso ogni evento, atteso o imprevisto. Il cuore si scioglie, scioglie le sue vele, la vita si libera e diviene canto al ritmo delle onde di un mare in cui il Signore esorta a prendere il largo… In mezzo ai popoli narrate la sua gloria, * a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. Grande è il Signore e degno di ogni lode, * terribile sopra tutti gli dei. Qual è la gloria da narrare quando mi conosco nella verità… La preghiera si fa spontaneo moto di comunicazione profonda, naturale sintonia in un creato che incanta, che comunica la Bellezza di un amore che crea e ricrea, risana, moltiplica, fiorisce in ogni situazione, perché ha una forza insuperabile.… Maestà e bellezza sono davanti a lui, * potenza e splendore nel suo santuario.
Nel santuario, nel luogo riservato per eccellenza alla celebrazione della vita e dell’amore che sovrabbondano traboccando dal cuore del Padre, convivono maestà e bellezza, grandezza e piccolezza in cui l’infinito vive e parla. Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, * date al Signore la gloria del suo nome. Donazione continua, incessante di vita per noi, trapassati dalla dinamica di un Dono che non finirà mai, diamo a nostra volta, in una dinamica che nell’integrità raggiunta ci “frammenta”, ma come pane spezzato, perché a nessuno manchi nulla; non ci divide ma ci rende parte di ognuno, senza che nessuna briciola sia perduta, sprecata… Portate offerte ed entrate nei suoi atri, * prostratevi al Signore in sacri ornamenti. Tremi davanti a lui tutta la terra. * Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».
Ecco il Regno fuori e dentro di noi; negli atri del santuario, negli atri del cuore in risonanza armonica, in familiarità riconosciuta, immagine increata che comunica con l’immagine creata… Sorregge il mondo, perché non vacilli… Un giudizio universale nella pace della verità che si pronuncia da sola nel cuore di tutti. Che vive reale nelle coscienze e nella consapevolezza di chi intraprende santi viaggi di ricerca, condotto da uno spirito invisibile ma presente e trainante. Silenzio loquace, soffio che scuote e spinge oltre. Gioiscano i cieli, esulti la terra, frema il mare e quanto racchiude; * esultino i campi e quanto contengono… Un fremito percorre la terra e l’uomo fatto di terra. La gioia.
… si rallegrino gli alberi della foresta davanti al Signore che viene… (Sal 95)